"Le fabbriche dei poveri sieno per la loro facultà a quelle dei ricchi simili" Leon Battista Alberti
In Ordine e destino della casa popolare — III volume della serie Biblioteca tecnica di "costruzioni" edito dalla Editoriale Domus nel 1941 — Diotallevi e Marescotti conducono un'analisi dei problemi sociali e igienici legati alla casa popolare e al fabbisogno di abitazioni in Italia al tempo, con planimetrie e schemi tipologici di alloggi realizzati prevalentemente in Europa e in Italia. Il volume ha la prefazione di Giuseppe Pagano ed è un ampliamento della ricerca "Aspetti e problemi della casa popolare" pubblicata su «Costruzioni-Casabella» tra giugno e agosto 1941.
Questo studio, con i seguenti articoli di Diotallevi e Marescotti che tra il 1941 e il 1942 compariranno sulle pagine di «Costruzioni-Casabella» diretta da Pagano, costituisce il prologo al successivo (e più impegnativo) Il problema sociale costruttivo ed economico dell'abitazione (1948-1950); a sua volta è preceduto da un lungo dibattito sulla casa popolare che negli anni Trenta aveva trovato spazio proprio sulle pagine della rivista «Costruzioni-Casabella». La questione abitativa in Italia era inoltre stata protagonista delle Triennali del 1933 e del 1936, quest'ultima diretta da Giuseppe Pagano.
Scrive Giorgio Ciucci: "Si definisce, nella seconda metà degli anni Trenta, l'idea della casa come unità di misura unica, valida in ogni ocacsione e in ogni tempo; la "razionalità" della casa è data dalle funzioni che in essa si svolgono, dalla considerazione, come scrive Pagano nell'Architettura rurale italiana, che esiste una "legge eterna" che regola la "logica costruttiva dell'uomo" e che fa sorgere il "desiderio di voler conoscere e dimostrare come i rapporti tra utilità, tecnicca, forma ed estetica non sieno invenzioni recenti, ma soltanto recenti rivelazioni originate da un bisogno etico di chiarezza e di onestà". Il tema non è più quello di una architettura di stile contadino, una di stile operaio, una di stile borghese; il problema non è neppure nei termini in cui l'aveva posto Persico: "Architettura utilitaria? Architettura come espressione della società? Non esiste che un problema di gusto" (Profezia dell'architettura, 1935): esistono solo le esigenze dell'uomo. Per Marescotti, e per Pagano, come esiste una sola "casa dell'uomo", così esiste una sola architettura per l'uomo, che deriva dalla vita e dal lavoro". G. Ciucci, Dalla casa dell'uomo alla casa popolare, in G. Ciucci, M. Casciato, Franco Marescotti e la casa civile 1934-1956, Officina edizioni, Roma, 1980, p. 10.
Indice
Prefazione
La casa è la diretta proiezione di una civiltà ordinatrice
Alcune premesse al concetto dell'abitazione
L'abitazione nelle città
Caratteristiche dell'abitazione nel tempo
Punti fermi per il problema nazionale della casa
Aspetti e problemi della casa popolare
Bibliografia
260 fotografie
450 disegni
6 tavole fuori testo